L'accoglienza a Rieti
Il Centro d’Accoglienza Straordinaria, che gestiamo in convenzione con la Prefettura – Ufficio Territoriale di Governo di Rieti ed in rete con il territorio, si propone quale sperimentazione capace di coniugare il meglio dei modelli d’accoglienza dedicata ai richiedenti asilo: quella degli appartamenti diffusi e la presenza di uno spazio collettivo polifunzionale.
Il progetto si sviluppa in 21 appartamenti situati nel Comune di Rieti per un totale di 118 posti ed in un Centro polifunzionale di servizi per le persone accolte. Uno spazio dedicato a numerose attività: scuola d’italiano L2, laboratori artistico-espressivi, cineforum, sala da thè, internet point, orientamento al territorio, setting protetto per colloqui individuali sociali, psicologici e legali.
Il progetto sviluppa un’ampia e variegata gamma di servizi, tutti finalizzati al sostenere gli utenti nel raggiungimento di un’autonomia abitativa e lavorativa, sviluppati insieme all’ospite, guidandolo sul territorio e agevolando la scoperta e la relazione con la parte più sana della società.
La regia della relazione d’aiuto sviluppata da tutta l’equipe multidisciplinare è affidata ad una professionalità innovativa nel campo dell’immigrazione: il personal Tutor. Una figura che accompagna l’ospite durante tutto il percorso d’inclusione nella co-costruzione con gli utenti di percorsi “su misura”.
Nel Centro vengono garantiti: mediazione linguistica e culturale, formazione alla cittadinanza e alla legalità, assistenza sociale e psicologica, insegnamento dell’italiano L2, orientamento legale e sostegno nell’iter connesso alla formalizzazione della richiesta di protezione internazionale, attività socio-culturali, ludico sportive e di volontariato, percorsi di formazione professionale, ecc.
Tutti gli operatori hanno il compito principale di fornire un sostegno agli ospiti che ha come fondamento la Relazione Consapevole, che rappresenta il fulcro di una metodologia attenta ai cambiamenti e al lavoro di aiuto e di sostegno da svolgere in concreto. L'operatore quindi non è solo “sociale”, ma è un operatore della Relazione, dentro cui fonde le sue qualità umane innate (come il saper ascoltare, l'accoglienza, la fiducia, la disponibilità) con le tecniche e le modalità dell’ascolto attivo, dell'empatia, del feedback non giudicante, della comunicazione efficace, mantenendo sempre uno sguardo realistico e attivo sulla realtà.